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Capriole impossibili - Complicazioni di affari semplici e semplificazione di sentimenti complessi

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Ragionavo, ultimamente, su quanto a volte perdiamo tantissimo tempo in operazioni di complicazione di attività apparentemente molto semplici e di come, viceversa, ci sforziamo a semplificare cose che non hanno, in realtà, nulla di realmente semplificabile (senza sacrificare ciò che davvero sono).  <<Per qualche motivo, per esempio, proviamo ad applicare idee complesse ( conoscersi, parlare, interagire, ridere o ironizzare ) affidandole a strumenti semplici (le app di Dating online, il tasto condividi di una storia o di un reel ).>> Tranciamo, di fatto, la relazione umana facendo swipe , o schiacciando e cercando il destinatario tra i recenti,  torcendoci in capriole per tenere vivi, o creare, rapporti di cui a volte sentiamo che non ci importa nulla. Non tanto perché non ci importi veramente, ma più che altro perché fatichiamo, oramai a trovare stimolo nel dare qualcosa di più.  Salvador Dalì - La persistenza della memoria  Questa immensa sovra-stimolazione all'effimer

Corridoi

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  Corridoi d'Hotel Bellaria - Bologna ( selfmade spring 2022 ) Quando, a volte, facciamo più di quanto ci aspettiamo da noi stessi, il senso comune ci vorrebbe felici, appagati, motivati ancora di più.  <<Per me questo non vale. E non perché sia speciale, unico o chissà quale pia illusione debba credere del mio essere>> Anzi, paradossalmente, il mio parossistico impegno mi lascia con sensazioni sempre negative; un'inadeguatezza difficile da spiegare, che riesco a colmare sempre e solo in maniera temporanea facendo le poche cose che mi riescono davvero bene: fare il cretino.  <<Facce buffe, battute a sproposito, qualche picco inutilmente ed autocompiaciuto di "cultura", qualche citazione di film d'epoca>> Fantozzi del 2024 non posso che essere io; ilarità generale e, contemporaneamente, sguardi di malcelato disprezzo. Un contorno di sorrisi e qualche affetto sincero, mai sufficiente alle anime inquiete figlie della disperazione della notte

Giostre

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Siamo giostre in disuso Cavallucci a gettone pieni di polvere "Dai, gioca con me!" Grida l'alone rarefatto di una zingara dell'isola, incerta tra Oriente e Occidente, tra il blu e il verde della bandiera dei Rom. Poi conficca le sue unghie nel mio cuore fermo, lasciandolo lì a sanguinare a strisce. Non ho mai nascosto la mia infatuazione, camuffata nel disinteresse di una riga di testo, due parole ad un  ubriaco chiaro di luna. Schiacciato sotto un piede, lombrico e fenice, sorriso e lacrima, cielo. E terra bruciata.  Greenland - Giostra abbandonata alle porte di Milano (Credit:  https://www.mentedigitale.org/greenland-il-luna-park-abbandonato-alle-porte-di-milano/ )   Rifletto, spesso a vuoto, su cosa il comportamento umano significhi; mi interrogo su azioni, foto, parole, silenzi soprattutto.  <<La verità, a volte, è che non c'è niente da dire; altre volte che tutto quanto si dice è sprecato. Che non è esattamente la stessa cosa>> Quant

La strada lasticata di sale della socialità...ovvero "che bastardi fortunati gli asociali"

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Nel tempo variabile del fine settimana di Pasqua/Pasquetta 2024, tra scrosci apparentemente incessanti di pioggia e sole che è timidamente apparso a tra qualche nuvola che si spostava stanca verso Sud, mi è capitato di ragionare su quanta fortuna abbia chi riesce a disinteressarsi di tutto.  "La cornice di Fantozzi sui miei pensieri" ( selfmade ) <<Ho avuto un weekend lungo in cui mi sono concentrato solo sulla mia solitudine. Cosa rara, che non sono stato mai in grado di fare per tempi troppo lunghi, quasi sempre lontano dalla mia Puglia>>   Questo tipo di attitudine discreta ed instabile mi ha fatto riconciliare un po' (troppo poco) con me stesso. Mi ha fatto concentrare solo su quello che vedevo, attraverso la fotocamera dello smartphone ed i miei occhiali, vedendo cose a cui per tanto tempo non ho fatto caso. Ho lasciato che il tempo (meteorologico) stesso spendesse il suo orgoglio sulla sua presunzione di governare il mio umore, ho permesso al tempo (cron

Bad feelings - La sopravvalutazione dell'essere qualcosa

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  " Un brivido mi attraversa, come la lama che trafisse Sigfrido uccidendolo" (Via Antonio Cesari - Milano - 30/03/2024 selfmade ) Tante volte ci siamo illusi, nella vita, di essere qualcosa per qualcuno, o qualcuno per qualcosa. Abbiamo creduto, tante volte aggrappandoci a spiragli di libertà, che la nostra vita sarebbe potuta essere sollievo in altre sofferenze, risata in momento buio, cibo nel momento della fame.    <<Questa illusione ci ha permesso di agire secondo una coscienza distorta, illusoria, fragile. Ci ha fatto nascondere nelle nostre sicurezze, nella routine dell'azione, nel buon senso comune che ci ha visti "la parte buona della storia">> Questa disgrazia malata ci ha, a volte, coccolato e a volte tagliato l'anima, senza che riuscissimo a girarci finalmente verso l'ombra della nostra malcelata carneficina. Ci ha nascosto sotto la cenere come braci pronte a scaldare ma senza nessuna presenza cartacea che ci illuminasse.  <<

Il Vano Anecoico - Buchi neri ed altre sensazioni

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  Dettagli di solitudine (selfmade) Il Vano Anecoico - Buchi neri ed altre sensazioni - perché inizia questa avventura... Quando ho deciso di ricominciare a scrivere un blog, un'ulteriore massa di segnali elettrici in libertà all'interno di un server ancorato a chissà quale pavimento sulla Terra, stavo riflettendo su come gli esseri umani, da sempre, si rifugiano in divertissement,  non necessariamente scientifici ed organizzati, per cercare di placare i rumori non udibili delle loro anime.  <<Dipingere, suonare, scrivere, correre, fare artigianato, uscire in moto senza una meta, persino fare le pulizie, diventano metodi per rifugiarsi nel proprio " Vano Anecoico" >>. Il proprio personale vano anecoico , la stanza dove, per effetto di un gioco di risonanze assenti, è possibile ridurre l'eco fino quasi ad annullarlo, rimanendo in compagnia dei rumori del proprio essere fisico, il deglutire, lo sbattere delle palpebre, persino il battere del proprio cuor