Capriole impossibili - Complicazioni di affari semplici e semplificazione di sentimenti complessi

Ragionavo, ultimamente, su quanto a volte perdiamo tantissimo tempo in operazioni di complicazione di attività apparentemente molto semplici e di come, viceversa, ci sforziamo a semplificare cose che non hanno, in realtà, nulla di realmente semplificabile (senza sacrificare ciò che davvero sono). 

<<Per qualche motivo, per esempio, proviamo ad applicare idee complesse (conoscersi, parlare, interagire, ridere o ironizzare) affidandole a strumenti semplici (le app di Dating online, il tasto condividi di una storia o di un reel).>>

Tranciamo, di fatto, la relazione umana facendo swipe, o schiacciando e cercando il destinatario tra i recenti,  torcendoci in capriole per tenere vivi, o creare, rapporti di cui a volte sentiamo che non ci importa nulla. Non tanto perché non ci importi veramente, ma più che altro perché fatichiamo, oramai a trovare stimolo nel dare qualcosa di più. 













Salvador Dalì - La persistenza della memoria 



Questa immensa sovra-stimolazione all'effimero viene bilanciata dall'allungare brodi d'esistenza così drammaticamente tristi nel loro esistere, nel reggersi a galla come chiazze di petrolio sull'oceano, fisse o solo leggermente increspate dal soffiare del vento. 
<<Ci ostiniamo, deliberatamente, a tenere in vita fiori di plastica, rapporti dove solo la forma fa sostanza, dove la noia ha fatto posto all'amore dei primi giorni.>>

Ci struggiamo complicando affari semplici, mantenendo apparenze, o a volte dimostrando insicurezze anche solo in sguardi di presunta intesa. 

Mi torna alla mente, a volte, la scena di Magda/Irina Sanpiter, disperata moglie del disperante marito Furio/Carlo Verdone. Una donna sovrastata nella sua esistenza dalle convenzioni, da un marito egotico e logorroico, da figli "tutti loro papà", e da una vita scandita da ritmi immutabili fino all'arrivo di Raoul/Angelo Infanti. 

<<Una freschezza che tutti meritano di recuperare, un incontro fortuito, una scintilla su benzina che scatena una fiamma che si vede dal cielo.>> 

Pezzo scritto ascoltando "Train - Drops of Jupiter" e "Ghost - Mary on a Cross"

"But tell me, did the wind sweep you off your feet?

Did you finally get the chance to dance along the light of dayAnd head back to the Milky Way?And tell me, did Venus blow your mind?Was it everything you wanted to find, and did you miss meWhile you were looking for yourself out there?
Can you imagine no love, pride, deep-fried chickenYour best friend always sticking up for youEven when I know you're wrong?Can you imagine no first dance, freeze-dried romanceFive hour phone conversationThe best soy latte that you ever had, and me?"

"We were searching for reasons to play by the rules
But we quickly found out it was just for fools
Now through all the sorrow, we'll be riding high
And the truth of the matter is I never let you go, let you go"





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